Quando nelle nostre indagini esaminiamo attentamente i rituali più antichi, è chiaro che sono diventati notevolmente più complessi. Non sta a noi giudicare l’adeguatezza o, al contrario, l’incongruenza di questa crescente complessità. Questa è solo un’osservazione molto banale. Sappiamo che la durata di un ricevimento in una Loggia (non si parlava ancora di iniziazione alle origini della Massoneria) durava poco più di mezz’ora e che il simbolismo massonico occupava un campo molto più ristretto di quello odierno.
Le aggiunte furono quindi numerose e alcune si rivelarono più importanti di altre. In ogni caso, non ci accontentiamo più, in nessun Rito Massonico oggi in uso, di far gravitare il laico attorno al tavolo della Loggia per poi indurlo a prestare giuramento. Simboli presi in prestito in particolare dall’alchimia, ma non solo, furono aggiunti nel tempo in varie forme. Ce n’è uno che ha debuttato di recente – nell’ultimo terzo del XX secolo – e si è diffuso molto rapidamente: è il filo a piombo appeso nel punto centrale della volta stellata.
Questo elemento non aggiunge né toglie nulla alla validità dei rituali ma solleva interrogativi. Per quello ? A ben vedere, la perpendicolare (o filo a piombo) è già presente nelle Logge fin dagli albori della Massoneria sotto forma del gioiello di Loggia indossato dal Secondo Sorvegliante. E l’Apprendista è chiamato a questa introspezione alla quale questo simbolo lo invita. Visto da questa angolazione, il filo a piombo appeso al centro della volta stellare ne costituirebbe una sorta di duplicato.
Ma si tratta davvero di una ridondanza?
Sì, se fosse uno strumento poiché è proprio allo strumento “perpendicolare” che fa riferimento la saltire del Secondo Supervisore responsabile dell’istruzione degli Apprendisti invitati a avvalersi del simbolismo specifico di questo strumento. D’altra parte, se non è più uno strumento ma un’evidenziazione della centralità della Loggia manifestata da un asse (axis mundi), allora si tratta di un simbolismo completamente diverso. Lo stesso vale ad esempio per il righello ordinario, simbolo di rettitudine, e per il righello da ventiquattro pollici che rappresenta le 24 ore del giorno che è uno dei tre strumenti del primo grado del Rito dell’Emulazione e delle sue varianti.
È sempre opportuno, nello studio del simbolismo massonico, invitare alla cautela nelle estrapolazioni azzardate e nei giudizi affrettati.